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rosone Nel 1983 la prima edizione dello Spoltore Ensemble, nato dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di Spoltore. L’idea era quella di prestare al teatro e alle altre forme di comunicazione culturale i luoghi più suggestivi della cittadina. Un sogno, che nel giro di pochi anni, anche grazie all’entusiasmo e alla passione di un gruppo di giovani spoltoresi che nel progetto si buttano a capofitto, diventa realtà ed entra nel firmamento delle maggiori manifestazioni culturali, regionali e nazionali. L’Ensemble nasce così, tra le piazze e i vicoli colmi di storia del borgo medievale e le antiche mura del Convento cinquecentesco. Sulle colline che guardano la città ed il mare. La kermesse comincia a muovere i primi passi nell’ambito della Settimana Spoltorese-Mostra mercato del vino abruzzese, organizzata per la prima volta nel 1981 dall’associazione Pro-Loco.

Alcuni giovani manifestano l’esigenza di arricchire il programma della mostra con iniziative di carattere culturale per qualificarla e per rivitalizzare il centro di Spoltore. Nel 1982, la manifestazione si apre al teatro con Spoltore Ipotesi ’83 del Laboratorio C.A.R.I., diretto da William Zola, che diventa di fatto il primo direttore artistico del Festival. Luoghi storici della kermesse diventano da subito la piazzetta D’Albenzio, il largo del Convento cinquecentesco e soprattutto il Mammuth, l’edifico tutto cemento armato nato per essere un mercato coperto e trasformato alla meglio in teatro, proprio per ospitare le serate del neonato festival.
Dopo un’accurata preparazione, l’Ensemble, in collaborazione con il Laboratorio teatrale C.A.R.I., si presenta al pubblico col patrocinio del Comune, Amministrazione Provinciale, Azienda di Soggiorno, Centro Servizi Culturali, Soprintendenza per l’Abruzzo, Cassa di Risparmio, Pro-Loco e Regione. Prestigioso sponsor, il quotidiano romano Il Messaggero. Il sipario si alza il 27 agosto con un seminario sul teatro curato da Gianfranco Varetto, un concerto di Michele De Angelis nella cripta di San Panfilo e con la rappresentazione de Le Coefore di Eschilo, per la regia di Rolando D’Alonzo, in Largo San Giovanni. Il primo giorno si chiude con la proiezione in Piazza d’Albenzio, del filmato Ore d’inverno di Rai3. I riflettori si accendono per la prima volta sul palcoscenico del Convento il 29 agosto con un concerto di musica rinascimentale e barocca. Sempre la stessa sera il Mammuth ospita lo spettacolo, di una compagnia milanese, tratto da brani di Dostoevskij. Il programma si conclude il 31 agosto dopo cinque giorni di musica, balletto e prosa, conseguendo un buon successo di pubblico che lascia ben sperare per la seconda edizione.
Nel 1984 lo scenografo Albano Paolinelli, collaboratore del festival sin dai primi momenti, crea il logo, il rosone che sovrasta l’antico portale del convento, che negli anni diventerà il simbolo storico della manifestazione.

La consacrazione del festival si ha quando lo Spoltore Ensemble, sempre più apprezzato dalla critica, entra di diritto nel novero degli appuntamenti culturali estivi di maggior rilievo. Nella preparazione artistica entrano Giovanni Pampiglione e Marco Luci che riescono a dare l’impulso decisivo al decollo della kermesse, introducendo anche la sezione Signori …la nuova comicità.

Dopo anni di florido successo nel 1997/98 il Festival subisce un momento di crisi che si riversa sugli incassi delle serate. Per tentare di risollevare le sorti della kermesse la direzione artistica viene affidata a Federico Fiorenza che cura il programma dell’edizione 1999/2000. L’anno successivo, il 2001, l’Ente Manifestazioni affida la direzione artistica ad Angelo Valori, successivamente alla vittoria del bando emanato dal Commissario prefettizio, che apre all’Ensemble le porte di una stagione di splendore che culmina nel successo dell’edizione 2010. Il Festival della città di Spoltore oggi giunge alla sua trentaquattresima edizione con l’orgoglio di essere una delle più grandi manifestazioni culturali a livello nazionale.

Tra i grandi nomi che si sono succeduti sul palco dell’Ensemble ricordiamo l’indimenticabile serata di Irene Papas, ma anche le straordinarie esibizioni di Luigi De Filippo, Beppe Barra, Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Laura Lattuada, Alessandro Bergonzoni, Paolo Hendel, Valeria Moriconi, Tino Carraro, Giuseppe Pambieri, Flavio Bucci, Giancarlo Sbragia, Amedeo Amodio, Piera Degli Esposti, Maria Grazia Scuccimarra, Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Giobbe Covatta, Gabriele Cirilli, ed ancora Vinicio Capossela, Paolo Villaggio, Moni Ovadia, Dario Vergassola, David Riondino e tanti altri.

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