Più che avere il carattere precipuo di vera e propria frazione dissociata dal capoluogo, Villa Raspa ha sviluppato ancor più quella caratteristica che fu propria già ai tempi del censimento della popolazione del 1961, in cui l’istituto centrale di statistica la qualificava come frazione geografica speciale gravitante su Pescara. Lungo la fascia fluviale e la nazionale n. 602 sono stati installati stabilimenti per la lavorazione del marmo, depositi di oli minerali, officine meccaniche ed elettromeccaniche, concessionarie per la vendita di auto, autocarrozzerie, stabilimenti per la produzione di prodotti caseari, mobilifici, centri sportivi con campi da tennis coperti, ecc. La cultura locale, fatta eccezione per i primi nuclei di abitanti colà installati oltre un secolo fa, risente dell’influsso di quella pescarese anche nella forma dialettale del linguaggio parlato, e di quella di alcuni paesi dell’entroterra, da cui sono provenute diverse famiglie subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Villa Raspa ha avuto uno sviluppo eccezionale, prevedibile data la sua estrema vicinanza a Pescara con cui forma tutt’uno, ma certamente irrazionale, che ha già configurato la frazione come quartiere periferico della stessa città e non già come nucleo culturalmente affine e legato a Spoltore.